venerdì 4 giugno 2010

Finanziaria 2010: l'analisi di Tuttoscuola

Alla faccia dell'equità
La manovra dei sacrifici? Non per la casta degli intoccabili
Per gli insegnanti un taglio dell’11%, per i sottosegretari del 6%, per i dirigenti del 2,5%

L'intervento messo in atto dal Governo per proteggere la nostra economia dalle speculazioni sui mercati finanziari chiede sacrifici un po' a tutti. A partire dai ministri, dai parlamentari e dai grand commis di Stato, sui cui stipendi è stato previsto un taglio del 10%.
Un segnale dal forte valore simbolico (l'effetto quantitativo è limitato per il basso numero di soggetti coinvolti) che ha incontrato un consenso, per una volta, bipartisan: la prima a sacrificarsi deve essere la classe dirigente, la "casta", per usare una definizione di moda. "Mal comune, mezzo gaudio", si potrebbe dire.
Ma guardando nei meccanismi di dettaglio della manovra si scopre qualcosa di inaspettato (forse anche a chi ha dato l'ok alle misure): il sacrificio richiesto alla "casta" è in proporzione ben minore di quello chiesto ad altre categorie, come i dipendenti pubblici...

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